Come diventare consulente d’immagine: percorso e sbocchi professionali

Sempre più persone rifiutano il “posto fisso” per fare i freelance e lavorare in ambiti nuovi, che danno vita a nuove attività. Tra queste abbiamo il consulente d’immagine, una figura attorno alla quale ruotano ancora molti dubbi. 

Il consulente d’immagine è un esperto dell’aspetto esteriore delle persone e, di conseguenza, si occupa di migliorare la loro immagine, partendo dal modo di vestire, fino ad andare a modificare (e migliorare, ovviamente), il modo attraverso cui queste persone si pongono. 

L’obiettivo finale? Esaltare i punti di forza di ogni persona e minimizzare i difetti. 

Ovviamente, per diventare consulente d’immagine, è previsto un percorso di formazione che andremo a vedere nel dettaglio. Eppure, le competenze non si fermano qui. 

Infatti, il consulente d’immagine, essendo solitamente un lavoratore autonomo, deve avere delle importanti competenze di marketing e comunicazione per potersi distinguere nel suo mercato. 

Possono esserci tante persone che svolgono il tuo stesso lavoro, ma tu devi dare sempre una ragione per scegliere te. 

Diventare consulente di immagine: dalle origini al ruolo attuale

La nascita della figura del consulente d’immagina è più antica di quanto potremmo immaginare. Infatti, nonostante questa professione si stia via via diffondendo in tempi odierni, in realtà nasce negli anni Ottanta negli USA. 

Le motivazioni? Si voleva testare quanto fosse importante l’immagine per raggiungere alcuni obiettivi. 

Oggi la figura del consulente d’immagine ha subito numerose variazioni e, proprio per questo, spesso i dubbi circa le sue mansioni sono molteplici. 

Ci sono alcune persone che pensano che il consulente d’immagine sia semplicemente un assistente personale, oppure colui che si occupa del solo vestiario, o del trucco di un soggetto. 

Ecco, non è così: il lavoro di un consulente è nettamente più complesso di quanto si possa immaginare. 

Infatti, il consulente d’immagine è un esperto che deve conoscere diversi settori, in modo da diventare un vero e proprio riferimento per la persona che dovrà essere seguita da lui. 

Insomma, per diventare consulente d’immagine serviranno una serie di competenze, riguardanti la comunicazione verbale e non verbale, come la prossemica o la gestualità. 

Inoltre, un buon professionista in questo settore deve sapersi immedesimare nel soggetto verso il quale svolge una consulenza, in modo da poter esaltare tutti quelli che sono i suoi punti di forza. 

Ovviamente, come abbiamo sottolineato in precedenza, il singolo consulente deve sapersi distinguere e vendere sé stesso al meglio. Dunque, già dalla sua capacità di rimanere impresso nella mente dei suoi potenziali clienti potrebbe essere un indicatore della sua bravura. 

Insomma, un consulente d’immagine dev’essere bravo a curare, in primis, la sua immagine. 

Cosa fa un consulente d’immagine?

Se sei interessato a diventare consulente d’immagine sappi che una buona base di studio è solo l’inizio per avviarti a questa professione. 

Infatti, dovrai occuparti di diversi aspetti, che partono dalla valorizzazione dell’immagine di una persona, al portamento, fino allo stile, il make-up e i suoi modi di fare. 

Insomma, il buon consulente riesce a fare compiere grandi cambiamenti alla persona da lui seguita, fino ad arrivare a cambiare il suo modo di agire o di gesticolare, con l’obiettivo di esprimere al meglio i punti di forza e nascondere (nei limiti del possibile), i punti di debolezza. 

Per quale motivo una persona dovrebbe avvalersi dei servizi di un consulente d’immagine? In questo caso non possiamo fornire un’unica risposta perché le motivazioni sono molteplici. 

In molti si affidano ad un consulente d’immagine, dagli attori agli esponenti politici, con una sorta di obiettivo comune: tirare fuori le loro qualità positive. 

Cosa devo studiare per diventare consulente d’immagine?

Ora che hai capito su quali valori devi puntare per “vendere” il tuo lavoro, andiamo a scoprire qual è il percorso di studi che devi eseguire per diventare consulente d’immagine. 

Come abbiamo sottolineato in precedenza, la base di studio è, per l’appunto, solo una base. Infatti, la differenza sarà fatta dall’esperienza e dalle tue caratteristiche principali, empatia in primis, che ti consentiranno di immedesimarti nel tuo potenziale cliente. 

Dunque, nel corso di studi per diventare consulenti d’immagine dovrai studiare nozioni provenienti da diversi settori, dal marketing alla moda, fino al comportamento del pubblico e la gestualità. 

Quanto guadagna un consulente d’immagine?

Eccoci arrivati ad una questione che interessa moltissimo a coloro che sono interessati a diventare dei consulenti d’immagine: quanto si può guadagnare? 

Ovviamente, non possiamo fornire un tariffario preciso sul guadagno effettivo che si può ottenere svolgendo questo professione. 

Tuttavia, stando alle stime, un consulente d’immagine guadagna circa 3.000€ o 3.500€ al mese, chiaramente ad attività avviata. 

Attenzione però: parliamo di un libero professionista e, di conseguenza, i guadagni che abbiamo visto devono essere intesi come lordi. 

Questo vuol dire che, all’interno dei 3.000€ ipotetici che potresti guadagnare, sono contenute anche le tasse che devi pagare

Complessivamente si tratta di un’attività ben pagata, ma facciamo un esempio per capire meglio la questione relativa alle tasse e i contributi. 

Tasse e contributi per un consulente d’immagine: un esempio pratico

Mettiamo il caso che tu decida di diventare consulente d’immagine e di aprire la tua Partita IVA in regime forfettario, unico regime agevolato attualmente presente in Italia che assicura una tassazione del 5% per i primi 5 anni, che poi sale al 15% per sempre. 

Ora ipotizziamo che nel corso dell’anno hai incassato 36.000€, cioè 3.000€ ogni mese. Andiamo a capire come dovrai calcolare le tasse e i contributi da pagare e, quindi, quanto ti rimarrà da poter spendere. 

Partiamo dal primo punto, il codice ATECO: quando apri la Partita IVA devi scegliere questo codice che va a rappresentare l’attività che andrai a svolgere. In regime forfettario l’ATECO acquisisce un valore ancora maggiore perché determina il coefficiente di redditività, ossia quale percentuale dei tuoi guadagni sarà effettivamente soggetta a tassazione. 

Dopo questa precisazione torniamo al nostro esempio: hai aperto la Partita IVA in regime forfettario come consulente d’immagine, con il codice ATECO 96.09.09 (Altre attività di servizi per la persona nca), che prevede un coefficiente di redditività del 67%. 

Quindi, le tasse e i contributi che dovrai pagare si calcoleranno così:

  • Base imponibile: 36.000€ x 67% = 24.120€
  • Tasse da pagare: 24.120€ x 5% = 1.206€
  • Contributi da pagare: 24.120€ x 26,23%* = 6.327€
  • Totale da pagare = 1.206€ + 6.327€ = 7.533€

*La percentuale del 26,23% è quella relativa alla gestione separata in quanto, il consulente d’immagine, non possiede una cassa previdenziale dedicata. 

Gestire la burocrazia legata all’apertura della Partita IVA è complesso per coloro che non hanno una formazione di tipo economico. Per questo motivo consigliamo sempre di avvalersi della consulenza di un esperto fiscale, come un consulente Fiscozen, che ti aiuterà a comprendere quanti soldi ti restano da poter spendere ogni mese.